Accadde Oggi a Catania: il 25 febbraio 1669 l’Etna si risvegliò dopo anni di quiete, preparandosi alla sua eruzione più devastante.

“Tutto iniziò il 25 febbraio 1669 quando a Pedara e Nicolosi l’atmosfera si oscurò e l’aria divenne molto calda, quasi irrespirabile, nei giorni a seguire iniziarono una serie di terremoti…” Così scrive Salvo De Lica, giornalista e storico del territorio, nel suo libro dal titolo “La nemica fiamma”, dedicato all’eruzione dell’Etna del 1669.
Tra il 25 febbraio e l’8 marzo del 1669, infatti, dopo anni di quiete, l’Etna si risvegliò ed una serie di violenti terremoti squassò il fianco sud-orientale del vulcano provocando danni e crolli a Nicolosi. I sismi annunciavano l’apertura di una serie di fenditure da cui, ai primi di marzo, iniziò a sgorgare la lava.
Era il preludio della famosa eruzione dell’Etna del 1669, che è considerata la più devastante mai avuta in epoca storica. Prima di concludersi a metà luglio, essa devastò e seppellì decine di centri abitati, cambiò la morfologia del territorio (fu allora che nacquero i Monti Rossi) giungendo fino al mare in corrispondenza dei quartieri occidentali di Catania.