
L’Italia si trova ad affrontare una situazione di vulnerabilità difensiva, un campanello d’allarme che risuona forte in vista delle qualificazioni ai Mondiali 2026. La recente sconfitta contro la Germania, avvenuta il 14 novembre 2023 a San Siro, ha avvicinato la possibilità di un incontro con la Norvegia, squadra guidata da Erling Haaland, nella fase successiva della Nations League.
Preoccupazioni del commissario tecnico
Il commissario tecnico Luciano Spalletti ha espresso la sua preoccupazione dopo la partita, sottolineando che non si deve cadere in una spirale di ansia. “Non deve essere una psicosi. Non deve diventare un tarlo”, ha dichiarato nel post partita, parlando con i giornalisti della Rai. Tuttavia, i dati parlano chiaro: l’Italia ha evidenziato gravi lacune nella fase difensiva, in particolare sui calci da fermo e nei colpi di testa. Nelle partite di Nations League, sette delle dieci reti subite sono arrivate in situazioni di palla ferma, con quattro di queste incassate di testa.
Analisi delle lacune difensive
Questa situazione suggerisce una mancanza di concentrazione nei momenti decisivi, oltre a un possibile deficit fisico nel reparto difensivo. La questione non si limita ai soli colpi di testa, ma si estende a tutta la fase difensiva. Sotto la gestione di Spalletti, l’Italia ha registrato una media di 1,1 gol subiti a partita, un dato peggiore rispetto ai suoi predecessori recenti. Infatti, l’era di César Prandelli si era chiusa con una media di 1,04, mentre Roberto Donadoni aveva chiuso a 0,95 e Antonio Conte a 0,84. Persino Giovanni Trapattoni e Arrigo Sacchi avevano fatto meglio, con una media di 0,68.
Statistiche sulle prestazioni
Nelle ventuno partite disputate sotto la direzione di Spalletti, solo sei volte l’Italia è riuscita a mantenere la porta inviolata, affrontando avversari come Malta, Ucraina, Ecuador, Turchia, Bosnia e Belgio. Nelle ultime undici gare, il portiere Gianluigi Donnarumma ha chiuso una sola volta senza subire gol.
Prossima sfida e aspettative
La prossima sfida a Dortmund, prevista per il 21 novembre 2023, si preannuncia come un’impresa difficile. L’Italia deve rimontare la sconfitta per 2-1 subita a San Siro, cercando di non incassare ulteriori reti che complicheranno ulteriormente il cammino verso le qualificazioni. Dall’altra parte, la squadra azzurra dovrà mostrare maggiore concretezza; contro la Germania, le occasioni per Moise Kean, Giacomo Raspadori e i loro compagni non sono mancate, ma il portiere tedesco Oliver Baumann ha dimostrato di essere in grande forma, risultando tra i migliori in campo per la squadra di Julian Nagelsmann. Per poter sognare un futuro migliore e conquistare un girone più favorevole verso i Mondiali 2026, l’Italia ha bisogno di una prestazione più solida e concreta.