
Dal 21 febbraio al 27 aprile 2025, il Palazzo Doria Pamphilj di Roma ospita una mostra straordinaria dedicata all’artista Chiara Lecca. Le sue opere, caratterizzate da un uso innovativo di materiali come resine, pelli e squame, evocano un dialogo profondo tra l’uomo e la natura. La curatrice Francesca Romana de Paolis descrive il lavoro di Lecca come un viaggio che trascende la mera esposizione di animali, trasformando la loro essenza in creazioni artistiche che sfidano le convenzioni tradizionali. La mostra, intitolata “Chiara Lecca. Dall’uovo alla dea nelle Stanze Segrete Doria Pamphilj”, riunisce undici opere, di cui due site specific, che per la prima volta entrano negli Appartamenti Segreti del Palazzo.
Le opere e il loro significato
Le opere di Chiara Lecca si presentano come sculture e installazioni che esplorano temi universali quali la creazione e la metamorfosi, ispirate ai quattro elementi alchemici: fuoco, aria, terra e acqua. Questi elementi, cari alla famiglia Pamphilj, sono parte integrante del percorso espositivo che invita il visitatore a riflettere sulla ciclicità delle stagioni. La mostra si apre con le sculture ovoidali di Lecca, simboli di vita e rinascita, per culminare in un omaggio a Diana, la dea protettrice della natura e degli animali. Questo omaggio rievoca lo spirito delle Wunderkammer, le camere delle meraviglie che nel Cinquecento e nel Settecento ospitavano oggetti rari e curiosità naturali, creando un legame con la tradizione alchemica.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso diverse stanze del Palazzo, ognuna delle quali ospita opere che dialogano con l’ambiente circostante. Il Salotto del Fuoco accoglie sculture delle serie “Big Bubbles”, “Fake Marble”, “True Fake Marble” e “Still Life”. Nella Sala dell’Aria, nota anche come Sala dei Bambini, si trova l’opera “Purpura snakes”, composta da tre elementi site specific che richiamano il simbolismo iniziatico del serpente. La Sala della Terra, dedicata agli Amorini, presenta il gruppo site specific “Purpura shapes”, mentre opere del ciclo “Mask” si integrano nel mobilio, richiamando il tema della caccia e delle stagioni. Infine, il Ninfeo di Diana, o dell’Acqua, conclude il percorso con una grande vasca in marmo circolare, dalla quale emerge la composizione “Turquoise Still Life”, arricchita da altre opere come “Turquoise Fake Marble” e un piccolo “Still Life” sotto vetro.
Un dialogo tra passato e presente
La mostra di Chiara Lecca non è solo un’esibizione di arte contemporanea, ma un incontro tra epoche e stili. Le opere di Lecca si inseriscono in un contesto storico ricco, dove i dipinti del Seicento, le statue dell’antica Roma e gli affreschi del Palazzo creano un dialogo visivo e tematico. Questo scambio di influenze offre al visitatore un’esperienza immersiva, in cui l’arte contemporanea si confronta con la tradizione storica, generando nuove risonanze e significati. Lecca, attraverso la sua ricerca artistica, invita a riflettere sull’interazione tra l’uomo e la natura, sull’importanza della preservazione e sull’eredità culturale che ci lega al passato.