
Kirsty Coventry, originaria dello Zimbabwe, è stata eletta nuova presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), diventando così la prima donna e la prima africana a ricoprire questo prestigioso incarico. L’elezione è avvenuta il 10 marzo 2025 durante l’Assemblea del CIO, che si è tenuta a Costa Navarino, in Grecia.
La carriera di kirsty coventry
Coventry, 41 anni e attualmente ministro dello sport dello Zimbabwe, ha un passato da atleta di successo, avendo conquistato due medaglie d’oro nei 200 metri dorso alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e di Pechino nel 2008, oltre a quattro medaglie d’argento e un bronzo. La sua elezione è stata favorita dal supporto del presidente uscente Thomas Bach, e ha sorpreso molti, poiché ha superato senza difficoltà i sei concorrenti già dal primo turno di voto, ottenendo il quorum necessario di 49 preferenze.
Le parole di kirsty coventry
La neo-presidente ha espresso la sua gioia per questo traguardo storico, dichiarando: “Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del CIO e la prima africana. Oggi è stato rotto un tetto di cristallo.” Queste parole sono state riportate dalla BBC, mentre Coventry ha continuato il suo discorso di ringraziamento, sottolineando l’importanza del suo nuovo ruolo come esempio per le generazioni future.
Accoglienza dell’elezione
L’elezione di Coventry ha ricevuto un’accoglienza positiva anche dalla Russia, che ha manifestato l’intenzione di sostenere un “movimento olimpico più forte e indipendente”. Mikhail Degtyariov, ministro dello sport russo e capo del Comitato Olimpico, ha espresso soddisfazione per la nuova leadership, augurandosi che la Russia possa tornare a competere ai massimi livelli. Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, ha aggiunto che ci si aspetta che gli atleti russi possano continuare a partecipare alle competizioni internazionali, sottolineando così un desiderio di rinascita nel contesto olimpico.
Il futuro del CIO
Con questa elezione, il CIO si prepara a un periodo di rinnovamento sotto la guida di una figura che ha già dimostrato di essere un’icona nello sport e ora si appresta a svolgere un ruolo cruciale nella gestione delle Olimpiadi e nello sviluppo del movimento olimpico a livello globale.