Covid19 – Tre anni fa…: “Su un punto non c’è dubbio… Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato”

17 marzo 2023 – Personalmente parlando…

(di Monica Tonasello)

Oggi Facebook mi ha sbattuto in faccia questo ricordo di esattamente 3 anni fa… quando in Italia eravamo tutti da appena 10 giorni in quarantena…

L’ho rivista tutta questa mia diretta ed è stato come incontrare un’altra me…

Mi sono riascoltata con attenzione; a tratti molto divertita (la parte dove mostro la mia mascherina ‘fai da te’ con all’interno un assorbente come filtro mi ha fatto letteralmente sganasciare dalle risate, giuro!)  a tratti invece con estrema nostalgia…
Sì, perché quella Monica non c’è quasi più… me la ero proprio dimenticata…

La mia fiducia, il mio amore verso il prossimo, il mio credere che ancora valesse a qualcosa esprimersi… comunicare con le persone… ha fatto “Puff”…

Mi sento come il ragazzo di Tienanmen a Hong Kong che si mise davanti ai carri armati per farli deviare a costo di rischiare la sua stessa vita.. con la differenza però che lui li deviò davvero mentre io mi sento come se mi fossero passati sopra ignorandomi ed uccidendomi.

Erano passati soltanto 10 giorni dall’inizio di tutto… ed ancora tante cose non le avevo capite… ma cominciavo a percepire che qualcosa non andava… che qualcosa non tornava…

Vedevo le prime incongruenze, ma soprattutto percepivo chiaramente un odio sociale sempre più diffuso e che cominciava a spaventarmi più dello stesso virus al quale ancora credevo per come ce lo raccontavano…

Da lì in poi cominciarono le mie notti insonni a fare ricerche, a partecipare a lunghissime videocall, ad intessere contatti con persone (tra cui anche tanti medici ed avvocati) ‘speciali’… Ed anche se con molti eravamo davvero lontani fisicamente, tutti però non ci eravamo mai sentiti così  vicini a qualcuno (misteri delle affinità elettive…).

Io insieme ad altri stavamo cominciando a capire…

E poi in effetti capimmo. Tutto.
E cercammo di dirlo agli altri! Cercammo di avvisarli! Ma abbiamo ricevuto in cambio soltanto schiaffi! Dolorosi e sonori schiaffi…

Ancora adesso la cosa che mi fa più male non è tanto ciò che è stato ordito alle nostre spalle di poveri cittadini qualunque da potenti senza scrupoli che hanno venduto la loro anima al diavolo, quanto, piuttosto, l’incapacità di comprendere dei miei stessi fratelli… la loro assoluta mancanza di discernimento… e, nei casi più gravi, persino l’odio verso il loro prossimo…

Ho smesso di fare dirette…
Ho smesso di scrivere la verità…
Ho smesso di ostinarmi…
Ho seppellito me stessa sotto un finto sorriso sperando di potermi riprendere almeno un briciolo della serenità (pur se tra tantissimi problemi) della vita di prima…

La vita di prima… Già…

Perché ciò che mi è accaduto è stato esattamente come disse qualcuno…:

Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio… Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.”

“And once the storm is over, you won’t remember how you made it through,
how you managed to survive. You won’t even be sure, whether the storm is really over.
But one thing is certain. When you come out of the storm, you won’t be the same person who walked in. That’s what this storm’s all about.”
– Haruki Murakami
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P.S.: e comunque… la tempesta non è ancora finita…

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Per chi avesse voglia di conoscere chi ero…: ⤵️

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