
Francesco Totti, celebre ex calciatore e attuale ambasciatore sportivo, si trova al centro di un acceso dibattito riguardante il suo imminente viaggio a Mosca, previsto per aprile 2025. In un’intervista rilasciata all’ANSA, Totti ha chiarito la sua posizione, affermando di non essere un politico o un diplomatico, ma un uomo di sport impegnato nella promozione dei valori sportivi a livello globale.
Impegno di Totti nello sport
Il campione romano ha sottolineato il suo impegno nel visitare diversi paesi, sempre con l’intento di diffondere il messaggio dello sport. “Sono sempre stato disponibile a recarmi ovunque mi invitino per parlare di sport e non avrei alcun problema ad andare a Kiev per le stesse ragioni”, ha dichiarato Totti. Tuttavia, ha anche affermato che qualora ricevesse una richiesta ufficiale da un ente competente di non partecipare all’evento a Mosca, non esiterebbe a fare un passo indietro.
Polemiche e iniziative di pace
Totti ha poi aggiunto che le polemiche che circondano il suo viaggio sono frutto di “ipocrisie e speculazioni” da parte di chi cerca visibilità sfruttando il suo nome. Fonti vicine all’ex calciatore hanno evidenziato come la sua carriera, sia dentro che fuori dal campo, parli da sola, citando le numerose iniziative a favore della pace che ha sostenuto nel corso degli anni. Inoltre, queste fonti hanno fatto notare che migliaia di brand e professionisti continuano a intrattenere rapporti commerciali con la Russia, dimostrando che il dialogo e la cooperazione sono ancora possibili, nonostante le tensioni geopolitiche attuali.
Sport e politica: un contesto complesso
Il dibattito su Totti e il suo viaggio a Mosca si inserisce quindi in un contesto più ampio, dove sport e politica si intrecciano, e dove la figura di un atleta può assumere un significato simbolico che va oltre il campo di gioco.