L’ex superpoliziotto Carmine Gallo, recentemente scomparso, ha fornito dettagli inquietanti riguardo a un presunto tentativo di spionaggio ai danni del due volte campione olimpico Marcell Jacobs. In uno dei suoi verbali, Gallo ha raccontato un incontro con Giacomo Tortu, il fratello del velocista Filippo, attualmente indagato per concorso in intercettazioni abusive. Questo incontro è avvenuto nell’ambito dell’inchiesta su Equalize, che ha sollevato interrogativi su potenziali pratiche illecite nel mondo dell’atletica.
Giacomo Tortu avrebbe contattato Gallo per ottenere informazioni riguardanti le analisi del sangue di Jacobs, effettuate nel periodo compreso tra il 2020 e il 2021. Jacobs, noto per la sua carriera priva di coinvolgimenti in casi di doping, è al centro di questa controversia. Gallo, rispondendo ai pubblici ministeri durante un’interrogazione lo scorso dicembre, ha rivelato che Tortu nutriva sospetti sul fatto che Jacobs potesse essersi sottoposto a pratiche dopanti.
Il verbale riporta che Tortu e il suo gruppo, composto da membri delle Fiamme Gialle, avevano dubbi sulle prestazioni di Jacobs, ritenute eccezionali e, secondo loro, impossibili senza l’uso di sostanze vietate. Gallo ha riferito che Tortu sosteneva: “È impossibile che abbia fatto questa performance”, evidenziando un cambiamento repentino nei tempi di corsa di Jacobs, passato da 10:10 a 09:80. Gallo ha anche aggiunto che Tortu chiedeva insistentemente come potessero accedere ai certificati medici di Jacobs, nonostante la risposta del superpoliziotto fosse stata chiara: “Non possiamo fare nulla”. Tuttavia, Tortu continuava a insistere per ottenere queste informazioni.
La situazione solleva interrogativi sulla pressione esercitata da alcuni membri del mondo sportivo e delle forze dell’ordine su atleti di alto profilo. L’inchiesta su Equalize continua a svilupparsi, con ulteriori approfondimenti attesi nelle prossime settimane.