Il professor Giovanni Scambia, figura di spicco nel campo della ginecologia oncologica, ha dedicato la sua vita alla cura e alla ricerca, senza mai fermarsi. Il suo cellulare era sempre attivo, pronto a rispondere alle richieste di aiuto da parte di pazienti e giornalisti, riflettendo un impegno costante che lo ha contraddistinto fino alla fine della sua carriera. Oggi, 15 gennaio 2025, Scambia è venuto a mancare all’età di 66 anni dopo una breve malattia, ma ha continuato a lavorare, visitare e operare fino agli ultimi giorni.
Scambia, ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università Cattolica di Roma e Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, era riconosciuto come uno dei massimi esperti a livello mondiale nel suo campo. La sua passione per la medicina si rifletteva nel suo approccio ai pazienti, sempre pronto a offrire nuove speranze attraverso la ricerca. La sua dedizione è stata ampiamente riconosciuta, con numerosi attestati di stima giunti da figure di rilievo, tra cui il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Scambia si è distinto non solo per le sue competenze cliniche, ma anche per il suo spirito umano, capace di unire professionalità e calore umano. Il suo Policlinico, il Gemelli, lo ricorda come un medico visionario, che ha formato generazioni di ginecologi e ginecologhe, contribuendo a far crescere un centro di eccellenza nella ginecologia, posizionandolo tra i migliori al mondo.
La carriera del professor Scambia è stata costellata di successi e riconoscimenti. Ha pubblicato oltre 1100 articoli scientifici e ha avuto un ruolo fondamentale nell’innovazione della ricerca in ginecologia oncologica. Il suo lavoro ha contribuito a salvare innumerevoli vite e a migliorare la qualità della vita delle pazienti oncologiche. Il presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica, Franco Perrone, lo ha definito un “gigante della ginecologia oncologica“, ricordando l’ultima conversazione avuta con lui, avvenuta solo 20 giorni fa, poco dopo la diagnosi della sua malattia.
Il professor Scambia non ha mai smesso di operare, nemmeno dopo la diagnosi, dimostrando un impegno straordinario verso le sue pazienti. La sua capacità di trasmettere tranquillità e sicurezza è stata fondamentale per molte donne, come nel caso di Sara, una giovane paziente di 15 anni, che ha vissuto l’esperienza della sua operazione con grande serenità.
Scambia era atteso a un evento di raccolta fondi, “Note di luce, quando la musica illumina”, previsto per il 24 febbraio 2025, un’iniziativa da lui creata per sostenere le attività cliniche e di ricerca della Ginecologia Oncologica del Gemelli. Pochi mesi fa, in un docufilm dedicato alla storia della Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica, aveva espresso la sua visione ottimistica per il futuro, parlando dei progressi nella cura dei tumori e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare le risposte alle terapie.
La sua eredità rimarrà viva nella comunità scientifica e tra le pazienti che ha aiutato, rappresentando un faro di speranza e innovazione in un campo complesso e delicato come quello della ginecologia oncologica.