La Groenlandia, l’isola più grande del mondo, si distingue non solo per la sua vastità, ma anche per il suo sottosuolo ricco di risorse preziose come diamanti, oro, pietre preziose, uranio, petrolio e gas. Nel 2025, l’attenzione internazionale si concentra su questo territorio, coperto di neve e ghiaccio tutto l’anno, dove giacimenti ancora vergini attirano l’interesse di potenze economiche e compagnie di estrazione, in particolare degli Stati Uniti, che sotto la presidenza di Donald Trump hanno manifestato l’intenzione di annetterla. La Groenlandia si trova al centro di un complesso scenario geopolitico, dove gli Stati Uniti cercano di sfruttare le sue risorse, mentre la Danimarca, madrepatria dell’isola, intende proteggerla, garantendo dal 1979 una certa autonomia. La popolazione, composta da circa 57mila abitanti tra inuit e danesi, si trova divisa tra coloro che aspirano a benefici economici e chi desidera una maggiore indipendenza.
Le recenti elezioni hanno visto emergere i nazionalisti groenlandesi, desiderosi di affermare la propria autonomia, che hanno superato i partiti ambientalisti e socialdemocratici. La volontà di rendersi sempre più indipendenti è chiara, mentre l’isola, ricoperta per l’80% da una calotta di ghiaccio, si propone come un laboratorio per studiare gli effetti del cambiamento climatico e come meta turistica in crescita. Gli esperti del settore hanno incluso la Groenlandia tra le destinazioni imperdibili del 2025, promettendo avventure tra i ghiacci e l’opportunità di immergersi nella cultura locale.
Con un aumento del flusso turistico, gli hotel si stanno adattando alle nuove esigenze, offrendo strutture innovative come cupole di vetro e tende sui fiordi. La maggior parte dei visitatori arriva via crociera o attraverso nuovi collegamenti aerei settimanali. Le attrazioni principali dell’isola, riconosciute dall’UNESCO, includono il fiordo Ilulissat, lungo 61 km e famoso per i suoi iceberg, l’antico terreno di caccia inuit Aasivissuit – Nipisat, e Kujataa, un’area agricola nel sud che racconta la vita e la cultura locale. La Groenlandia occidentale è la zona più popolosa e visitata, nota per i suoi fiordi, villaggi e la costa frastagliata, dove è possibile avvistare balene e godere del sole di mezzanotte o della magia della notte artica in inverno.
Arrivando a Nuuk, la capitale situata vicino alla foce del fiordo Godthåb, i visitatori sono colpiti dai colori vivaci delle case in legno, che contrastano con il bianco del ghiaccio. Qui si possono trovare ristoranti, negozi e mercatini che offrono prodotti artigianali groenlandesi, come oggetti in pelle, legno e osso di renna o tricheco, oltre a pietre lavorate a mano e statuine intagliate. Nuuk è un ottimo punto di partenza per esplorare la costa, sia in barca che in aereo, e ospita il Museo Nazionale della Groenlandia, il Nuuk Art Museum e il Centro Culturale di Katuaq, un edificio dal design innovativo ispirato all’aurora boreale. Il fiordo Nuuk Fjord o Nuup Kangerlua si estende per 160 km nell’entroterra, offrendo spettacolari panorami montuosi e opportunità di avvistamento di balene.
Procedendo verso nord, si trova Ilulissat, una città affacciata su un fiordo ghiacciato, facilmente raggiungibile in barca o con un volo dall’Islanda. Qui, i turisti possono visitare la vallata di Sermermiut, un importante sito archeologico, o sorvolare il fiordo in elicottero per ammirare i giganteschi iceberg che si staccano dal ghiacciaio. Ilulissat è nota anche per essere il luogo di nascita dell’esploratore polare Knud Rasmussen, e il museo a lui dedicato espone una vasta collezione di reperti storici. L’Hotel Icefiord offre camere con vista sulla baia di Disko, dove è possibile avvistare balene e ammirare l’aurora boreale.
Da Ilulissat, è possibile raggiungere il villaggio di Rodebay, un piccolo insediamento di pescatori e cacciatori eschimesi, caratterizzato da case colorate. Un’altra tappa interessante è Aasiaat, situata su un’isola dell’arcipelago costiero, che funge da snodo per il traffico marittimo. Da qui, i visitatori possono esplorare antiche colonie contadine e rovine vichinghe.
A nord di Aasiaat si trova il golfo di Disko e l’isola omonima, famosa per le sue alte scogliere di basalto, dove si possono fare escursioni con slitte trainate da cani. A sud, la cittadina di Narsarsuaq rappresenta un punto di partenza per raggiungere il ghiacciaio Kiattuut Sermiat. Narsarsuaq, il cui nome significa “Grandi pianure”, è storicamente rilevante poiché gli Stati Uniti vi costruirono una base aerea durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi sede di un museo che racconta la storia dell’isola. La Groenlandia orientale, la più selvaggia, è anche la casa di una ricca fauna, visibile nel Parco Nazionale, il più grande del mondo, dove si possono avvistare orsi bianchi, buoi muschiati e molte specie di uccelli.