I “nazisti” italiani se la godono?
5 maggio 2022 – di Vincenzo Mannello
“In effetti stiamo favorendo la morte: tutti i nazisti italiani se la godono. Ogni giorno Mentana e Fabbri ci offrono un dettagliato diario delle uccisioni e degli orrori bellici. Come in una grande soap-opera americana”.
Questo il tweet di risposta ad uno dei miei tanti “cinguettìi” contro la von der Leyen, l’UEismo, gli Stati Uniti e la NATO responsabili, a mio vedere, di crimini a gogò in Europa e nel mondo. Non ultimi quelli di essere divenuti, grazie all’Ucraina, mercanti di morte contro migliaia di militari russi, grazie alla fornitura (per miliardi e miliardi di dollari) di sofisticate armi occidentali a Zelensky; nonché, dettaglio non trascurabile, rapinatori dei fondi statali della Russia depositati all’estero e sequestratori dei capitali privati di comuni cittadini della Federazione Russa.
Mi ha fatto pensare…: “ma che minchia c’entrano i nazisti italiani?” (ammesso ce ne siano davvero) e perché dovrebbero “godersela” per il trionfo in televisione della morte? Peraltro solo quella degli ucraini, specie civili vittime delle “stragi” effettuate (affermano i vari Mentana) per ordine di Putin. Perché questo propongono h24 la radio e le TV generaliste italiane: continua ecatombe di vecchi, donne con bambini e distruzioni tipo Stalingrado.
Dei militari ucraini caduti non si parla quasi mai, tranne degli eroici “nazisti redenti” sepolti nelle viscere della accieria Azovstal di Mariupol.
Non si conosce alcuna cifra sui soldati di Kiev, praticamente non è morto nessuno, men che meno generali o caporali. Neppure sui 25.000 giovani russi (+ i 12 comandanti caduti sul campo grazie alla CIA, come rivelato dal New York Times), rivendicati dalla propaganda hollywoodiana di Zelensky, si è spesa una parola di umana pietà.
Oggi (specialmente in Italia), per odio ideologico e manipolazione storica, non si prende atto della realtà: questo non è il conflitto tra Russia ed Ucraina, è il regolamento dei conti tra i vincitori della II Guerra mondiale, quello non verificatosi con la Guerra fredda.
Comunisti e liberal capitalisti erano alleati contro Fascismo e Nazionalsocialismo (più il Giappone tradizionalista). A Yalta si sono divisi il mondo ed oggi siamo ad un passo dalla tragedia finale.
Putin, il “denazificatore” dell’Ucraina, ricorda a tutti il 9 maggio 1945, quando la Russia ha “salvato gli europei dal nazismo”. Ma, da ex KGB, sorvola sul seguito, non dallo stalinismo; più oppressivo e duraturo del Nazionalsocialismo e, quanto a vittime, certamente non inferiore. Non rendendosi conto che tirare in continuazione fuori la storiella di Zelensky nuovo führer si ritorce contro le ragioni della Russia e contro di lui personalmente, oramai presentato da Biden (pensa un po’) come un pazzo criminale, isolato al Cremlino, in procinto di essere eliminato o di suicidarsi… esattamente come lo presentano i media nostrani, inculcandone l’immagine a chi li segue:un vero e proprio “nazista” del 2022.
Tralascio il riferimento al “nazismo” di volta in volta affibbiato agli stessi USA di Trump e Biden, al Canada di Trudeau, ad Al Sisi e via dicendo per arrivare a Macron e persino alla dittatura sanitaria di Draghi.
Ecco, torno all’inizio… Sapete perché i cattivoni con la Croce uncinata probabilmente “se la ridono”? Si vedono “nazisti” ovunque ma la verità incontrovertibile è che, dopo Berlino (1945) e Norimberga (1946), il Nazionalsocialismo perse tutti i suoi Capi. Nel 2022 sembra quasi domini il mondo…
Non è che Hitler ha vinto la guerra??