Il mondo può ancora unirsi intorno a valori universali? – Il Rapporto 2022-2023 di Amnesty International
Per oltre 10 anni, le organizzazioni per i diritti umani hanno avvertito che era in corso un persistente deterioramento del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Dove si colloca il 2022 in questa discesa? È stato un altro anno disastroso per i diritti umani? La violazione delle norme internazionali ha raggiunto un nuovo punto più basso? E se la risposta è sì, che cosa deve fare la comunità globale?Marzo 2023 – (a cura di Monica Tomasello) – Fonte: nota di Amnesty International Anche quest’anno è stato pubblicato da Amnesty International il Rapporto sulla situazione dei diritti umani nel mondo, dal quale emerge una fotografia inquietante che conferma la tendenza al deterioramento dello stato di diritto che abbiamo denunciato negli ultimi 10 anni. Di fronte a conflitti, crisi climatica, crescenti disuguaglianze, la risposta dei governi, anche nel 2022, è stata parziale, inefficace e viziata da doppi standard inaccettabili. Le persone hanno protestato per le strade di tutto il mondo, reclamando giustizia, diritti e libertà. La risposta che hanno ricevuto è stata spesso violenta e repressiva. In 77 dei 156 stati analizzati, sono state arrestate persone che difendono i diritti umani. Maltrattamenti, in molti casi assimilabili a tortura, si sono riscontrati in più della metà dei paesi. È stato fatto uso illegale della forza nei confronti dei manifestanti in 85 stati. “Crediamo che nessun governo debba sentirsi al di sopra della legge e che nessuna situazione sia senza speranza” – si legge nella nota di Amnesty International – “Per questo, il nostro lavoro di denuncia è indissolubilmente legato alle azioni per proteggere i diritti fondamentali sanciti 75 anni fa dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.”
IN ITALIA La violenza contro le donne è rimasta molto diffusa. Persistono inoltre preoccupazioni riguardo alla tortura. Anche il nuovo governo ha rinnovato gli accordi vergognosi con la Libia e approvato norme che limitano le attività di ricerca e soccorso in mare delle Ong.
IN EUROPA La guerra tra Ucraina e Russia ha provocato il più grande movimento di rifugiati in Europa dalla Seconda guerra mondiale. L’accoglienza è stata straordinaria, ma ha anche rivelato il razzismo insito nella politica e nella pratica di gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea. Il più grande lavoro di ricerca sulla situazione dei diritti umani nel mondoPer approfondire la situazione dei diritti umani nel mondo… |
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