IL ‘VACCINO’ E LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE: GLI STUDI DI STEPHANIE SENEFF
18 marzo 2022 – Redazione
La dott.ssa Stefanie Seneff, ricercatrice senior presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), si è posta delle domande rispetto ai vaccini covid.
Quel grado di complessità della tecnologia normalmente richiederebbe 12 anni per arrivare sul mercato e solo il 2% dei prodotti provati arriverebbe effettivamente sul mercato, ha dichiarato.
Per questo ha voluto approfondire.
I suoi studi dimostrano un legame tra il vaccino covid e le malattie neurodegenerative, nonché tra il vaccino covid e la sindrome da immunodeficienza acquisita.
Sembra che la proteina spike sia neurotossica, anche senza il virus, e che riesca a viaggiare dal sito di iniezione fino ad accumularsi in organi e tessuti tra cui milza, midollo osseo, fegato, ghiandole surrenali e in “concentrazioni piuttosto elevate” nelle ovaie.
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GLI ESOSOMI E L’MRNA
Ma il problema più serio, oggi, secondo Seneff, è che le modifiche genetiche introdotte dai vaccini COVID possono indurre le cellule immunitarie a rilasciare grandi quantità di esosomi in circolazione.
Gli esosomi sono vescicole extracellulari che contengono proteine, DNA, RNA e altri costituenti, e possono contenere mRNA insieme alla proteina spike.
Non è una bella storia, mi sembra di capire, perché a quanto pare tutto questo porterebbe a una caterva di conseguenze negative sulla salute dell’uomo.
È stato dimostrato che questi disturbi hanno un nesso causale potenzialmente diretto con malattie neurodegenerative, miocardite, trombocitopenia immunitaria, paralisi di Bell, malattie del fegato, ridotta immunità adattativa, aumento della tumorigenesi e danni al DNA.
ATTENZIONE AI VACCINATI
Inoltre, secondo Seneff, i vaccinati potrebbero spargere particelle di vaccino a coloro che li circondano, portando potenzialmente a malattie o sintomi indotti dall’iniezione.
Questi esosomi possono viaggiare in luoghi lontani. Non è impossibile immaginare che vengano rilasciati dai polmoni e inalati da una persona vicina. Vescicole extracellulari, compresi gli esosomi, sono state rilevate nell’espettorato, nel muco, nel liquido di rivestimento epiteliale e nel liquido di lavaggio broncoalveolare in associazione con malattie respiratorie.
CONCLUSIONI
Continuo a sottolineare l’urgenza di una responsabilizzazione civica e sociale sulla questione vaccinale.
Non si può porre una questione di fiducia sui vaccini come il governo la pone in parlamento su una legge finanziaria. Non è ammissibile che un farmaco così sofisticato e incredibilmente imperscrutabile debba essere assunto per fede o con il ricatto delle istituzioni.
La libera scelta dovrebbe essere il minimo sindacale. Se il prezzo da pagare, poi, è quello che sembra profilarsi all’orizzonte nel lungo periodo – e che molti avevano ampiamente preannunciato sulla base di esperienze pregresse e di puro e semplice buon senso medico –, non possiamo più tollerare oramai quella scellerata dichiarazione di fiducia nella scienza che le persone pronunciano impudicamente solo per sottrarsi alle responsabilità personali che non hanno mai voluto assumersi.
Il vaccino non è banalmente una roulette russa da cui puoi uscire salvo in 15 minuti. Il vaccino è una bomba a orologeria che viaggia nelle tue vene in modo subdolo, perché agisce con i suoi tempi, ma non perdona.
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