La settimana in corso offre un ricco panorama artistico in diverse città italiane, con mostre che spaziano dall’esplorazione dell’identità femminile e maschile al tributo a figure storiche come Che Guevara, fino a collegamenti con l’arte classica di Caravaggio. Le esposizioni, che si svolgono in luoghi emblematici, invitano il pubblico a riflettere su temi di grande attualità e rilevanza culturale.
A Milano, presso il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, è in corso la mostra “Body of Evidence” di Shirin Neshat, curata da Diego Sileo e Beatrice Benedetti. L’esposizione, aperta dal 28 marzo fino all’8 giugno 2025, rappresenta la prima grande personale dell’artista iraniana in Italia. Le opere presentate, tra cui film e fotografie, affrontano le complessità dell’identità di genere nella cultura persiana, esplorando temi di martirio ed esilio. Neshat utilizza la sua arte per esprimere le tensioni e le contraddizioni che caratterizzano la vita delle donne nella sua società, rendendo la mostra un’importante occasione di riflessione.
A Roma, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospita “Zzzz desert”, un’installazione di Francesca Leone, visibile dal 25 marzo al 18 maggio 2025. L’opera si immerge in un ambiente sonoro che evoca i paesaggi aridi dei film del padre dell’artista. La mostra include sculture metalliche che rappresentano rocce e fiori del deserto, accompagnate dalla colonna sonora di Marco Turriziani, che mescola il ronzio delle api con il suono del vento. Parallelamente, dal 23 marzo al 16 aprile, i Riallusi Art Studios presentano “Aspettando Godot” di Enzo Ragazzini, una serie fotografica che ritrae persone in attesa in vari luoghi del mondo, dal Maracanà di Rio de Janeiro alla stazione Termini di Roma.
Dal 29 marzo al 13 luglio 2025, il Labirinto della Masone a Fontanellato ospita la mostra “Da Serafini a Luigi. L’uovo, lo scheletro, l’arcobaleno”. Curata dalla Fondazione Franco Maria Ricci e dallo stesso Luigi Serafini, l’esposizione si concentra sul celebre Codex Seraphinianus, pubblicato per la prima volta nel 1981. Attraverso un percorso che esplora la vita e l’opera di Serafini, la mostra offre uno sguardo approfondito sulle sue creazioni precedenti e successive a quest’opera iconica, mettendo in luce l’evoluzione del suo linguaggio artistico.
A Bologna, il Museo Civico Archeologico presenta “Che Guevara tú y todos”, una mostra curata da Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara e Marìa del Carmen Ariet García. Aperta dal 27 marzo al 30 giugno 2025, l’esposizione offre un’opportunità unica di esplorare la vita del rivoluzionario attraverso oltre 2.000 documenti inediti, tra cui lettere, diari e fotografie, molte delle quali scattate da Guevara stesso. La mostra si propone di contestualizzare la figura di Guevara nel panorama storico e politico, offrendo uno spaccato della sua vita e delle sue ideologie.
A Firenze, la Villa Bardini ospita “Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti”, curata da Cristina Acidini e Claudio Paolini, dal 27 marzo al 20 luglio 2025. Questa mostra mette in luce il legame tra Caravaggio e il Novecento attraverso le opere di storici dell’arte e scrittori che hanno influenzato il panorama culturale italiano. Con oltre 40 dipinti, tra cui il celebre “Ragazzo morso da un ramarro”, l’esposizione offre una panoramica affascinante su come l’eredità di Caravaggio abbia plasmato l’arte contemporanea.
Fino al 15 giugno 2025, il Tomav Experience di Moresco ospita la mostra “Flock” di Deborah Napolitano, curata da Antonello Tolve. L’artista presenta una serie di sculture che esplorano il tema dell’identità attraverso la rappresentazione delle pecore, simboli di unicità e disobbedienza. Con questo nuovo progetto, Napolitano invita il pubblico a riflettere su concetti di individualità e collettività, amplificando il messaggio già presente nel suo precedente lavoro “Autoritratto (la pecora nera)” del 2017.