
Una straordinaria manifestazione ha animato le strade di Roma il 12 aprile 2025, con la partecipazione di ben 50.000 atleti, di cui oltre 20.000 provenienti dall’estero, alla 30ª edizione della Maratona di Roma. La competizione ha visto il predominio degli atleti kenioti sia nella categoria maschile che in quella femminile, mentre un gesto di solidarietà ha onorato Papa Francesco, con un momento di silenzio durante la gara.
Gara maschile: il dominio keniota
La competizione maschile si è rivelata molto equilibrata, con un gruppo di testa composto da diversi atleti kenioti. Il vincitore, Robert Ngeno, ha mantenuto un ritmo costante per tutta la gara. Daniele Meucci, il miglior atleta italiano, ha dimostrato grande determinazione, risalendo dalla 14ª posizione al primo passaggio dei 5 km fino all’ottavo posto finale, tagliando il traguardo in 2h12:44. Solo intorno al 35° chilometro, Ngeno ha accelerato decisamente, rompendo gli schemi di gara e tagliando il traguardo con un tempo di 2h07:35. “Sono molto felice di questa vittoria, ho preso il comando dopo il 35esimo chilometro e sono riuscito a mantenere il ritmo. Correre sulle strade di Roma è stato fantastico”, ha dichiarato Ngeno. Alle sue spalle, il connazionale Brian Kipsang ha concluso a 15 secondi di distanza, mentre Joshua Kogo ha completato il podio con un tempo di 2h08:01.
Daniele Meucci ha commentato la sua performance, evidenziando le difficoltà incontrate lungo il percorso, in particolare a causa delle condizioni meteorologiche e dei tratti con sampietrini. “Speravo di rimanere in gruppo, ma dal 25° chilometro sono rimasto solo e spesso controvento. Alla fine, credo di aver concluso la gara in modo soddisfacente”, ha aggiunto l’atleta.
Gara femminile: la vittoria di Chepkwony
Nella gara femminile, la selezione ha avuto inizio al decimo chilometro, con un gruppo di testa composto dalle keniote Rebecca Kangogo e Betty Chepkwony, le etiopi Shegae e Maeregu, insieme alle italiane Ayse Sonmez Burcin e Debora Sartori, che si sono posizionate rispettivamente 11ª e 12ª. Al 25° chilometro, Chepkwony ha preso il comando insieme a Kangogo e Gebre. Negli ultimi chilometri, ci sono state frequenti alternanze nella leadership, con Chepkwony che ha concluso in 2h26:16, conquistando così la sua seconda vittoria a Roma, dopo quella del 2023. “È stata una giornata un po’ fredda e ventosa. Le mie avversarie sono state molto competitive, ma sono riuscita a prevalere e sono molto felice”, ha commentato la vincitrice. L’etiope Gebre ha chiuso al secondo posto con un tempo di 2h28:22, mentre Kangogo ha completato il podio con 2h31:16. La prima italiana, Burcin Ayse Sonmez, ha tagliato il traguardo all’ottavo posto assoluto in 2h45:39.
Un gesto di solidarietà e celebrazione
La 30ª edizione dell’Acea Runa Rome The Marathon ha dimostrato la sua vicinanza a Papa Francesco con un momento di silenzio di 42 secondi e la lettura dell’Angelus, dedicato ai maratoneti dello scorso anno. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha dato il via alla competizione dai Fori Imperiali, sottolineando l’importanza di questo evento: “Con i suoi 50.000 iscritti e un percorso unico al mondo, anche questa edizione è stata uno spettacolo straordinario”. Stefano Deantoni, direttore marketing di Infront Italy, ha commentato il trentennale della manifestazione, evidenziando l’ennesimo record superato dall’organizzazione.
Tra le emozioni di questa edizione, si è distinto l’atleta paralimpico britannico Richard Whitehead, che ha concluso la sua prova in 2h57:06. Commozione e lacrime hanno caratterizzato il traguardo di Annalisa Minetti, che ha completato un’altra edizione della maratona di Roma in 4h02:14, testimoniando la forza e la determinazione degli atleti.