
Al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dal 22 marzo al 20 luglio 2025, si svolgerà una mostra dedicata ai capolavori di due figure emblematiche dell’arte europea tra Otto e Novecento: Alphonse Mucha e Giovanni Boldini. Entrambi artisti di grande talento, hanno celebrato la bellezza e il fascino femminile attraverso le loro opere.
Alphonse mucha: il maestro dell’art nouveau
Alphonse Mucha, nato nel 1860 in Cecoslovacchia e scomparso nel 1939, ha raggiunto la notorietà internazionale nella Parigi della fine del XIX secolo. Famoso per i suoi manifesti che pubblicizzavano le esibizioni dell’attrice Sarah Bernhardt, Mucha si distinse per la sua versatilità . Oltre a essere un pittore e illustratore, si dedicò anche alla fotografia, alla scenografia e alla progettazione di interni, creando gioielli e design per imballaggi. Le sue opere sono diventate simbolo dell’Art Nouveau, un movimento artistico che ha rivoluzionato il modo di concepire l’arte decorativa.
Nel 1904, durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti, la stampa americana lo acclamò come “il più grande artista decorativo del mondo”. La mostra, curata da Arthemisia e dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con la Mucha Foundation, offre uno sguardo approfondito sulla vita e il percorso artistico di Mucha. Il suo approccio all’arte era guidato dalla convinzione che la bellezza potesse contribuire al progresso dell’umanità e alla promozione della pace e dell’unità tra i popoli.
Giovanni boldini: il ritrattista della belle époque
Giovanni Boldini, nato a Ferrara nel 1842 e morto nel 1931, è stato un altro grande protagonista della scena artistica parigina. Come Mucha, Boldini si stabilì a Parigi, dove divenne uno dei ritrattisti più richiesti dalla nobiltà e dalla borghesia internazionale. La mostra al Palazzo dei Diamanti presenterà una selezione significativa di opere, tra cui dipinti, disegni e incisioni, tutte dedicate al tema del ritratto e della figura femminile. Queste opere provengono dal Museo Giovanni Boldini, che rappresenta la più importante collezione pubblica delle sue opere e che riaprirà nel rinnovato complesso di Palazzo Massari nel 2026.
Tra i capolavori esposti si trovano “La signora in rosa” (1916) e “Fuoco d’artificio” (1890), insieme a studi di figure femminili e ritratti di volti che testimoniano la capacità di Boldini di catturare l’essenza e le emozioni delle sue modelle. La sua abilità nel registrare pose e atteggiamenti, unita a uno stile inconfondibile, ha reso le sue opere uniche nel panorama artistico dell’epoca.
La mostra al Palazzo dei Diamanti si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti dell’arte e della bellezza, offrendo un’opportunità unica di esplorare il lavoro di due maestri che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte europea.