Musumeci attua la stretta. Ma si levano le proteste. Interviene anche il Garante della Privacy

Musumeci vuole scovare i non vaccinati.

Unità vaccinali di prossimità in tutti i comuni, nei centri commerciali ed attività produttive e sopra tutto negli uffici pubblici.

Nel caso i dipendenti pubblici non volessero vaccinarsi, saranno spostati in altri reparti , anche cambiando la mansioni, in cui non avranno contatti con il pubblico.

Nella sua Ordinanza contingibile ed urgente n.75 del 07.07.2021, il Presidente della Regione Siciliana, allega i prospetti dei vaccinati in tutti i comuni della sua Regione. Ponendosi come obbiettivo il raggiungimento dell’80% della copertura fra i quasi cinque milioni di siciliani.

Musumeci non obbliga nessuno, allo stesso tempo vuole evitare il contatto con il pubblico dei dipendenti pubblici.

Ma siamo sicuri che sono solo i non vaccinati a trasmettere il virus o forse lo fanno anche i vaccinati, anche se per una percentuale minore?

(di Fabio D’Angelo – Fonte: https://www.informareh24.it/2021/07/08/musumeci-attua-la-stretta/ )

Nel frattempo si levano le proteste da più parti…

Comunicato del Presidente del MIAS: 

“Il Presidente del M.I.A.S., Umberto Mendola,  in riferimento all’ordinanza Contingibile ed Urgente emanata dal Presidente della Regione Siciliana in data 07.07.2021, con la quale in modo particolare ha disposto il trasferimento dei dipendenti pubblici da mansioni che prevedono il contatto con il pubblico, fa presente quanto segue:

1) Il menzionato articolo 32 della costituzione italiana sancisce che La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Vero è che Musumeci non prevede nell’ordinanza alcun trattamento vaccinale obbligatorio, ma e altrettanto vero che prende di mira il personale operante con il pubblico della Pubblica Amministrazione. Il principio costituzionale tutela preminentemente il diritto fondamentale alla salute dell’individuo, rispetto all’interesse collettivo.

Da questo principio ne deriva che non si può in virtù di una libera scelta di trattamento sanitario dei pubblici dipendenti, far derivare una conseguenza cosi impattante nello svolgimento del lavoro, fino ad arrivare al demansionamento coatto. Se una scelta è libera la si deve rispettare, senza conseguenze discriminatorie.

2) il trasferimento dei dipendenti pubblici, stabilito nell’articolo 3 dell’ordinanza n.76, si basa su un presupposto errato, cioè che i vaccini autorizzati dall’Aifa siano contro il virus SARS Cov2, mentre in realtà sono contro i sintomi della malattia Covud-19. Quindi non preservano dal contagio da parte dei vaccinati, che alla seconda dose risultano essere nella misura del 4,6% , ma alla prima risultano essere nella misura del 58,8%. Fonte:https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cronaca/2021/06/30/covid-in-alto-adige-1.559-positivi-dopo-il-vaccino-_58210cc5-1639-4673-9631-6dca24757789.html .

Situazione di contagio certificata e confermata anche dall’Asp di Palermo con nota del 07.06.2021, indirizzata ai presidi ospedalieri da essa dipendenti.

Per quanto sopra anche tutti i cittadini, compresi i pubblici dipendenti con prima dose non dovrebbero avere contatti con nessuno nei luoghi pubblici, ed anzi dovrebbero essere messi in quarantena poiché a forte rischio di contagio nelle prime settimane dopo la prima dose. Piuttosto fate il richiamo con la seconda dose per tutelare la salute pubblica e mettere in sicurezza i cittadini, sempre se chi abbia fatto la prima dose vuole farlo, visti i numerosi sintomi avversi, di questa che risulta essere una vaccinazione sperimentale.

La scelta politica di vaccinare la popolazione solo con la prima dose si sta rivelando una scelta politica scellerata, come dimostra il forte aumento di contagi fra i vaccinati con variante Delta, sia nel Regno Unito, sia in Israele che sono i due maggiori paesi al mondo che hanno vaccinato con prima dose.

Si fa appello pubblico al Presidente Musumeci di revocare in autotutela la sua ordinanza n.75, perché anche la scelta delle unità di prossimità vaccinali in ogni comune della regione e nei luoghi di lavoro non rispetta le garanzie costituzionali dettate dall’articolo 32 della costituzione italiana. Bastano gli open days per dare la possibilità ai cittadini di vaccinarsi liberamente, andare fino a sotto casa con le unità vaccinali non rispetta la loro libertà e configura uno sperpero di denaro pubblico, considerando che molti cittadini siciliani non si vogliono vaccinare, come dimostrano le meticolose tabelle statistiche allegate all’ordinanza.” (Comunicato stampa M.I.A.S. Movimento Indipendentista e Autonomista Siciliano – Fonte: Com.Eti.S “Il Re è nudo”, Canale Telegram – https://t.me/ComEtiSSicilia/300 )

Il Comunicato di ItalExit con Paragone – Sicilia:

Italexit con Paragone-Sicilia, esprime la propria ferma condanna per l’Ordinanza del Presidente Regionale Musumeci che, in maniera assolutamente demagogica e priva di supporto scientifico, ha disposto lo spostamento ad altre mansioni, che non comportamento alcun contatto con il pubblico, del personale regionale non vaccinato.

Il carattere strumentale, terroristico e puramente propagandistico di questa disposizione è reso evidente dalla circostanza che non è basato su alcuna evidenza scientifica né su rilevazioni oggettive e viene adottata, in assenza di qualsiasi disposizione legale autorizzativa, in violazione del principio di non discriminazione garantito dalla nostra Costituzione, proprio mentre gli ospedali sono praticamente svuotati e non esiste alcuna emergenza sanitaria.

Al contrario, se dobbiamo stare alla pura realtà dei numeri, i contagiati aumentano dove maggiore è il numero dei vaccinati, come dimostra il caso eclatante della Gran Bretagna e come dimostra il fatto che oggi anche in Italia, dove già sono stati somministrati circa 60 milioni di vaccini, vi sono più contagiati dello stesso periodo di un anno fa, quando i contagiati erano pari a zero.

Musumeci, ed il suo fido assessore Razza, pensino piuttosto a rendere efficiente il servizio di assistenza domiciliare tempestivo sul territorio, affinchè i pazienti che hanno sintomi vengano curati efficacemente, impedendone l’aggravamento e l’ospedalizzazione.

Le cure ci sono, i farmaci pure, si pensi alla salute dei cittadini e non a misure demagogiche di stampo propagandistico ed elettorale adottate cinicamente sulla pelle dei cittadini siciliani.

Il coordinatore regionale; Luigi Savoca”

Comunicato di Siciliani Liberi

”Il Presidente della Regione che mai si è occupato dell’attuazione dello Statuto e delle competenze legislative ed esecutive di cui la Sicilia è derubata da parte dello Stato, pensa di poter avere competenze che non ha, violando la prima parte della Costituzione, dove sono scolpiti i diritti e i doveri dei cittadini, indisponibili per tutti e certamente anche per lui. La recente Ordinanza che impone in via amministrativa indiscriminatamente al 90% circa della popolazione l’obbligo vaccinale sotto il ricatto della perdita del posto di lavoro viola la riserva di legge per ogni trattamento sanitario obbligatorio, e viola altresì il disposto del Garante per la privacy, che vieta il trattamento dei dati sanitari dei lavoratori da parte dei loro datori di lavoro, spettando unicamente al medico del lavoro stabilire l’idoneità fisica a qualunque professione. Siamo in presenza, quindi, di un atto politico delirante e pericoloso, che nulla ha a che vedere con le sane politiche di profilassi, prevenzione e cura, ma che sfrutta cinicamente un clima emergenziale per avallare, con risposte isteriche, una politica che mette le mani indiscriminatamente sul corpo dei cittadini. Siciliani Liberi denuncia fermamente questo abuso ed invita Musumeci, se non è in grado di dare risposte ai drammatici problemi della Sicilia, di non cercare ‘distrazioni’ con interventi improbabili e rovinosi, e di rassegnare immediatamente le dimissioni liberandoci dalla sua presenza”.

Il parere legale dell’avv. Michele Pappalardo: ⤵️

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Qui il testo integrale dell’ordinanza:  ⤵️

Aggiornamento 10 luglio

Lo STOP del Garante della Privacy

In queste ultime ore è arrivato anche lo STOP da parte del garante della privacy, Pasquale Stanzione, che apre un’istruttoria e di fatto stoppa almeno temporaneamente l’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci.

Pasquale Stanzione

«L’ordinanza di un presidente regionale o provinciale– secondo il garante della privacy- non rappresenta valida base giuridica per introdurre limitazioni a diritti e libertà individuali che implichino il trattamento di dati personali, che ricade nelle materie assoggettate a riserva di legge statale». Chiedere, pertanto, ai lavoratori se hanno fatto il vaccino Covid non è possibile. 

Adesso la Regione ha sette giorni di tempo per rispondere alla richiesta di informazioni da parte dell’autorità per la protezione dei dati personali.

Rassicurazioni arrivano dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che fa sapere come le preoccupazioni del Garante saranno chiarite con una circolare esplicativa. 

Articolo in aggiornamento…

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