
Anche altri soggetti possono visualizzare i movimenti sul conto oltre alle autorità fiscali – cataniacreattiva.it
Ci sono tutta una serie di soggetti oltre al Fisco che possono visualizzare i nostri movimenti sul conto corrente bancario, ecco quali.
Nel corso degli anni il segreto bancario è stato gradualmente sostituito da un sistema di trasparenza che rende più facile accedere ai saldi dei conti. Ma non è solo il Fisco a poter ottenere informazioni bancarie in caso di accertamenti fiscali. La riservatezza delle operazioni di banca è stata via via limitata, al punto che è difficile capire cosa resti del segreto bancario.
Il principio del segreto bancario rendeva strettamente confidenziali le transazioni avvenute sui conti, a eccezione degli eredi che potevano avere accesso ai conti del defunto dopo la presentazione della dichiarazione di successione e l’accettazione formale dell’eredità. Il principio della segretezza però ha progressivamente lasciato spazio a quello della trasparenza.
Il sistema della trasparenza è stato pensato per garantire maggiormente i creditori e l’amministrazione fiscale. Resta il fatto che attualmente il saldo del conto corrente è molto più accessibile di quanto non fosse in precedenza. Come detto non è soltanto il Fisco a poter mettere il naso nei nostri conti. Anche altri soggetti possono avere accesso a queste informazioni, seppure con limitazioni.
Conto corrente, ecco chi può controllare i movimenti oltre al Fisco
Chi può sicuramente controllare i conti sono istituzioni come l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, che occupano una posizione di primo piano. Naturalmente né il Fisco né le Fiamme gialle possono accedere arbitrariamente ai conti, ma devono avere dati concreti tali da giustificare il sospetto di evasione fiscale per poter ottenere informazioni dettagliate sui movimenti.

Anche la banca chiaramente può visualizzare le operazioni avvenute sul conto dei clienti. Solo il personale autorizzato però può avere accesso a questi dati e deve limitarsi alla gestione del rapporto contrattuale. In caso contrario un accesso senza giustificazioni operative andrebbe a violare le norme sulla privacy. Solo alcuni dipendenti della banca possono visualizzare liberamente i conti.
Oltre al Fisco, alla Finanza e alla banca, anche i creditori possono, a determinate condizioni, accedere alle informazioni sul conto corrente del debitore. Per farlo il creditore dovrà tassativamente essere in possesso di un titolo esecutivo (una sentenza o un decreto ingiuntivo esecutivo) oltre ad aver notificato un atto di precetto per intimare il pagamento. Serve anche l’autorizzazione del tribunale per accedere all’Anagrafe Tributaria.
Ad ogni modo il creditore potrà soltanto avere il saldo attuale del conto, non l’elenco dettagliato delle operazioni. Infine abbiamo gli eredi e i familiari che però possono vedere lo storico dei movimenti bancari solo alla morte del titolo e soltanto dopo aver presentato al dichiarazione di successione e accettato l’eredità. La sola eccezione è l’amministratore di sostegno (se il giudice tutelare lo ha autorizzato a operare sul conto in nome del beneficiario).