
Le recenti violenze verificatesi all’interno dello stadio di San Siro hanno generato un clima di paura e intimidazione, allontanando famiglie, anziani e bambini dall’evento sportivo. Gli ultrà della Curva Sud hanno assunto un ruolo predominante, causando danni non solo economici, dovuti alla vendita di biglietti non effettuata, ma anche un forte impatto negativo sull’immagine del calcio. Questi eventi hanno avuto ripercussioni anche sugli spettatori televisivi, contribuendo a un deterioramento del valore dei diritti audiovisivi legati alle partite, alimentando un crescente disinteresse verso il mondo calcistico.
In data 4 marzo 2025, avrà inizio il primo processo milanese, frutto di una vasta inchiesta condotta dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza, che ha portato, a settembre 2024, all’arresto di 19 persone. Il Milan e la Lega Serie A hanno deciso di costituirsi parte civile per tutelare i propri interessi patrimoniali e d’immagine. Tra gli imputati figurano Christian Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, quest’ultimo fratello del noto capo ultras Luca Lucci. Altri capi della Curva Nord interista, come Andrea Beretta e Marco Ferdico, hanno scelto il rito abbreviato.
Le accuse e il contesto del processo
I tre ultrà , presenti in aula all’inizio del processo, sono accusati di associazione per delinquere, estorsione e aggressioni. Secondo quanto dichiarato dall’avvocato del Milan, Enrico de Castiglione, il gruppo ha trasformato lo stadio in un “territorio di propria pertinenza”, utilizzando la violenza per intimidire chiunque tentasse di limitare la loro egemonia. Le indagini hanno rivelato un’organizzazione ben strutturata, con una chiara divisione dei ruoli tra i membri.
Tra le violenze segnalate vi sono state aggressioni ai danni degli steward e ingressi abusivi allo stadio da parte di centinaia di persone, facilitati dalle azioni della Curva Sud. Secondo gli avvocati della Lega Serie A, Salvatore Pino e Matias Manco, l’organizzazione ha approfittato del fervore calcistico per perseguire obiettivi violenti, compromettendo la convivenza civile e cercando di ottenere profitti illeciti, in particolare nel settore della vendita di cibo e bevande all’interno dello stadio.
Il futuro del processo e le testimonianze
La prima udienza, presieduta dalla giudice Ilaria Simi De Burgis, si è svolta in tempi brevi, limitandosi alla raccolta delle richieste della Lega Serie A e del Milan. La decisione riguardo all’ammissione delle parti civili è attesa per il 20 marzo 2025, data in cui sarà ascoltato anche il primo teste dell’accusa. Il pubblico ministero ha espresso contrarietà all’uso di riprese televisive e foto in aula, per evitare la spettacolarizzazione del processo e proteggere la dignità degli imputati. Anche l’avvocato Jacopo Cappetta, che rappresenta i tre ultrà , ha sostenuto questa posizione.
Il calendario delle udienze è già stato stilato fino a giugno 2025, con un elenco di 72 testimoni, tra cui Cristiano Iovino, un personal trainer coinvolto in un episodio di violenza avvenuto nel 2024. La Procura prevede di ridurre la lista finale a meno di 40 testimoni, con l’accordo della difesa per includere direttamente alcuni verbali di testimonianza. Il pubblico ministero Storari ha manifestato l’intenzione di presentare in aula immagini e intercettazioni, rendendo il processo ancora più complesso e denso di contenuti.