Ragusa-Catania, i “balletti” politici: scontro Cancelleri/Musumeci – L’allarme del Comitato – Nello Dipasquale invoca tavolo istituzionale
15 febbraio 2022 – Redazione
Rimpallo di responsabilità in questi giorni tra il presidente della Regione Nello Musumeci e il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri sull’approvazione del progetto dell’autostrada Ragusa Catania.
“Il Presidente Musumeci, ovvero il commissario straordinario dell’opera – commenta Cancelleri – torna ancora una volta a chiedere ad Anas ciò per cui lui, da commissario straordinario, ha potere di fare, ma, evidentemente, non il coraggio, dal momento che i commissari straordinari provvedono all’eventuale rielaborazione e approvazione dei progetti non ancora appaltati.
L’approvazione dei progetti da parte dei commissari straordinari, d’intesa con i presidenti delle regioni territorialmente competenti – aggiunge Cancelleri – sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela ambientale. Musumeci quindi avrebbe già potuto approvare e mandare in gara l’opera entro la fine del 2021, invece aspetta e chiede sempre ad altri – conclude Cancelleri – così abbiamo già accumulato un ulteriore mese di ritardo perché non applica i poteri da commissario”.
Da parte sua Musumeci difende le proprie posizione e contrattacca sostendendo che “Non solo Cancelleri non ha ancora chiara la distribuzione di competenze e di funzioni, ma continua ad ignorare documenti e carteggi di importanza primaria. Lo scorso 22 dicembre l’Anas avrebbe dovuto approvare il progetto della Ragusa Catania per consentire al sottoscritto, commissario dell’opera, di indire la gara. Diversamente da quanto pattuito, invece, il vecchio Cda dell’azienda di Stato, utilizzando il pretesto che la delibera Cipess del 3 novembre 2021, che confermava lo stanziamento da 217 milioni di euro della Regione, non risultava ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale, decideva di rinviare tutto all’insediamento del nuovo Cda. La stessa nuova governance Anas, infatti, ha confermato che il rinvio è avvenuto per una decisione squisitamente politica del vecchio Cda. Non appena l’Anas approverà il progetto – conclude Musumeci – la Regione lo manderà in gara senza alcun indugio”.
Sulla vicenda interviene anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone: “Il sottosegretario Cancelleri ha preso un grosso abbaglio, mandando anche fuori strada i suoi stessi compagni di partito e tanti conterranei. Una presa di posizione disordinata che, purtroppo per lui, non è riuscita a mettere in ombra i significativi risultati raggiunti negli ultimi anni dalla Regione, nell’ottica dell’avvio dei lavori della Ragusa Catania. Dopo avere predisposto la decisiva anticipazione da oltre 600 milioni, abbiamo stanziato ulteriori 217 milioni di euro. Questa somma è totalmente in sicurezza, destinata dalla Regione alla realizzazione di una infrastruttura di valore storico, come del resto si desume dalla convenzione per i lavori della Ragusa Catania, firmata pochi giorni fa”. Dove sta dunque la verità? In politica è un po’ come cercare il classico ago nel pagliaio.
L’allarme lanciato dal Comitato per la Ragusa Catania
Il Comitato per la Ragusa-Catania ha lanciato intanto un allarme a proposito dell’aumento dei prezzi che potrebbe rallentare l’iter burocratico dell’opera infrastrutturale così imponente ed importante per tutto il sud-est siciliano.
“Ci sembra di assistere al “teatrino dell’assurdo” non fosse altro per rispetto alle morti registrate sull’attuale pericolosissimo percorso del tracciato della Ragusa Catania, per le migliaia di cittadini lavoratori che giornalmente percorrono l’arteria nell’intento di creare reddito per le proprie famiglie e ricchezza per il territorio, per le centinaia di Tir che ogni notte percorrono l’arteria per portare sui mercati europei i frutti della nostra terra”: è quanto si legge nella nota del Comitato per il raddoppio della Ragusa Catania a firma Salvo Ingallinera, Leonardo Licitra, Giuseppe Santocono e Roberto Sica, in cui si fa l’ennesimo cronoprogramma dell’iter. “Dopo il superamento del controllo di legittimità da parte della Corte dei Conti lo scorso 9 febbraio – si legge nella nota – si attende la pubblicazione propedeutica alla fine redazione del progetto, procedure, appalto e consegna dei lavori entro giugno 2022. In questi giorni, poi, si stanno approfondendo le ulteriori verifiche per gli adeguamenti dei prezzi e Anas lo sta facendo incorporando i nuovi prezzi sui materiali. Rinnoviamo dunque ai nostri rappresentanti istituzionali – conclude il comunicato – l’invito a fare, ancora una volta, fronte comune nei Governi nazionale e regionale, in Parlamento e condurre a compimento questa procedura, senza ulteriori indugi”.
Dipasquale: “Non più rinviabile confronto istituzionale”
L’allarme del Comitato è stato immediatamente raccolto dal deputato regionale del Pd Nello Dipasquale che si dice convinto “non sia più rinviabile il confronto istituzionale Stato-Regione-territorio per verificare l’iter”.
Secondo il deputato dem all’Ars “il lavoro fatto negli ultimi anni, da parte di tutti, per arrivare a vedere l’apertura dei cantieri per la realizzazione della Ragusa-Catania è stato prezioso e di fondamentale importanza per imprimere all’iter burocratico l’accelerazione che abbiamo visto. Alla luce delle ultime notizie riguardanti l’aumento dei prezzi e, dunque, il conseguente rallentamento all’iter burocratico, ritengo non sia più procrastinabile la convocazione di un tavolo istituzionale nel quale verificare l’andamento delle procedure e individuare i prossimi passaggi”.
Spiega Dipasquale “già durante l’ultimo tavolo istituzionale tenutosi lo scorso 17 novembre presso il Comune di Ragusa, alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, avevo chiesto di convocare analoghi incontri con la deputazione e tutti gli attori coinvolti per seguire la vicenda ancor più da vicino ed essere continuamente aggiornati sui progressi dell’iter. Con grande dispiacere devo evidenziare che, nonostante le rassicurazioni, ciò non è avvenuto. Anzi: alla prima occasione si è verificato un rimpallo di accuse pretestuose e difese di ufficio che hanno alimentato contrapposizioni senza portare giovamento a nessuno”. Il riferimento dell’ex sindaco di Ragusa è relativo al recentissimo scambio di dichiarazioni tra il Governatore-Commissario Musumeci ed il viceministro alle infrastrutture Cancelleri, dichiarazioni che da nessun punto di vista hanno portato alcunchè di positivo nel dibattito. Poi Nello Dipasquale prosegue “al Comune di Ragusa ci eravamo lasciati con delle date ben precise: entro metà dicembre l’approvazione del progetto esecutivo; entro il 31 dicembre la gara.
Sono passati due mesi dalla prima scadenza e tutto sembra aver subito una battuta d’arresto sulla quale è indispensabile vederci chiaro, carte alla mano” e conclude “per questo torno a chiedere la convocazione urgente dello stesso tavolo istituzionale di novembre (deputazione regionale, presidente della Regione, sottosegretario e Comitato per la Ragusa-Catania) in modo da chiarire ogni dubbio e monitorare l’andamento dei prossimi passaggi”.
(Fonti: RagusaOggi, CorrierediRagusa)