
L’Udinese ha conquistato una vittoria importante a Lecce il 15 febbraio 2025, grazie a un rigore trasformato da Lucca nel primo tempo. Con questo successo, i friulani raggiungono un totale di 36 punti in classifica, posizionandosi in una zona relativamente tranquilla. Tuttavia, il risultato ha suscitato polemiche all’interno della squadra bianconera, alimentando dibattiti su decisioni arbitrali e comportamenti in campo.
Il rigore, contestato dal Lecce, è stato assegnato dopo un consulto con il VAR. Lucca ha “scippato” il pallone ai compagni, nonostante Thauvin fosse il rigorista designato. Questo episodio ha portato a una discussione animata tra i giocatori, culminata con l’esultanza solitaria di Lucca, il quale ha trovato il tempo di zittire i tifosi di casa. Il tecnico Runjaic ha deciso di sostituirlo pochi minuti dopo, evidenziando il malcontento per la gestione della situazione. L’Udinese, nonostante non abbia affrontato grossi pericoli durante il match, ha portato a casa tre punti fondamentali, mentre il Lecce, fermo a 25 punti, si trova nuovamente in una posizione precaria.
Le formazioni e l’andamento della partita
Marco Giampaolo ha schierato il Lecce con un tridente offensivo composto da Pierotti, Krstovic e Morente, con Rafia a centrocampo, mentre Helgason non è stato convocato. Dall’altra parte, Kosta Runjaic ha optato per un 4-4-2, con Thauvin esterno destro e il duo Sanchez-Lucca in attacco. La partita inizia con una fase di studio, ma è l’Udinese a prendere il comando. Solo al 26′ il Lecce si fa vedere in area avversaria con un cross di Gallo, che porta a due tentativi di Pierotti, entrambi respinti.
Il match si accende al 27′, quando un contatto in area tra Jean e Lovric porta l’arbitro Bonacina a consultare il VAR. Dopo aver inizialmente lasciato correre, l’arbitro cambia idea e concede il rigore all’Udinese, scatenando una serie di polemiche tra i giocatori. Lucca, nonostante il rigorista designato fosse Thauvin, si presenta sul dischetto e realizza il gol del vantaggio, scatenando l’ira dei tifosi locali e il disappunto dei compagni. La sostituzione di Lucca al 36′ da parte di Runjaic ha ulteriormente alimentato le polemiche.
I commenti post-partita dei protagonisti
L’allenatore del Lecce, Marco Giampaolo, ha espresso il suo disappunto riguardo al rigore, definendolo “inconcepibile” e sottolineando che non si trattava nemmeno di un “rigorino”. Ha messo in discussione l’intervento del VAR e ha affermato che l’arbitro ha commesso un errore decisivo in una partita equilibrata. Giampaolo ha riconosciuto le difficoltà della sua squadra, ma ha ribadito che l’episodio del rigore ha influenzato il risultato finale.
Dall’altra parte, Kosta Runjaic ha difeso la sua decisione di sostituire Lucca, sottolineando l’importanza di rispettare le gerarchie all’interno della squadra. Ha riconosciuto che il rigore è stato calciato bene, ma ha criticato il comportamento dell’attaccante, affermando che il gesto andava punito. Runjaic ha anche ringraziato i tifosi dell’Udinese, presenti nonostante la lunga trasferta, e ha sottolineato l’importanza di mantenere l’unità di squadra.
Le dichiarazioni del presidente del Lecce
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha commentato la situazione del rigore, definendo “gravissimo” l’intervento del VAR. Ha sostenuto che l’arbitro ha inizialmente fatto la scelta giusta, ma che il richiamo del VAR ha sovvertito il protocollo e ha portato a una decisione “inconcepibile”. Sticchi Damiani ha espresso preoccupazione per il futuro degli arbitri, affermando che un giovane arbitro non dovrebbe essere sottoposto a pressioni per decisioni così delicate. Ha ricordato episodi passati in cui il VAR ha influenzato negativamente le partite della sua squadra, evidenziando la necessità di una maggiore coerenza nelle decisioni arbitrali.
La partita ha lasciato strascichi e polemiche che continueranno a essere discusse nei prossimi giorni, con l’Udinese che può godere del momento positivo, mentre il Lecce dovrà affrontare le proprie difficoltà per evitare di essere risucchiato nella zona retrocessione.