
Simone Sozza, arbitro di calcio, ha espresso le sue considerazioni riguardo alla percezione della sua professione durante un’intervista a Sky Sport, realizzata il 15 marzo 2025 al Premio Maestrelli, tenutosi a Montecatini Terme. Sozza ha evidenziato l’importanza della credibilità nel ruolo di arbitro, sottolineando che, sebbene ci siano ancora dubbi sulla buonafede delle decisioni arbitrali, la situazione sta migliorando grazie a una maggiore trasparenza.
La percezione della professione
L’arbitro ha dichiarato: “Cosa ci ferisce è quando non si crede alla buonafede di un arbitro. Fortunatamente, questo aspetto sta venendo meno”. Ha aggiunto che quando ci si interroga su possibili motivazioni dietro una decisione, rimane un certo rammarico. La sua affermazione suggerisce che il lavoro degli arbitri è volto a garantire che le partite si svolgano nel rispetto delle regole e della regolarità .
Uniformità di giudizio
Sozza ha poi affrontato il tema dell’uniformità di giudizio, riconoscendo che non sempre è facile. “Siamo un gruppo di uomini che va in campo per prendere la miglior decisione possibile. Non sempre uniformarsi su un singolo episodio è simile, anche perché ci sono mille sfaccettature diverse”, ha spiegato. Questo implica che ogni situazione è unica e richiede un’analisi approfondita.
Falli di mano
Un altro argomento delicato è quello dei falli di mano. Sozza ha preferito non approfondire il tema in quell’occasione, affermando: “Parlarne qui non è la sede più opportuna”. Ha riconosciuto che l’interpretazione di questi episodi è storicamente complessa, ma ha rassicurato che esistono linee guida specifiche su cui gli arbitri si basano.
Pressione durante le partite
Infine, Sozza ha parlato della pressione che gli arbitri affrontano durante le partite, affermando che è normale e parte integrante del loro lavoro. “La bravura sta nel gestirla”, ha concluso, rimarcando l’importanza della professionalità nel suo ruolo.