L’atletica italiana festeggia un momento di grande gioia con le straordinarie performance di Larissa Iapichino e Andy Diaz agli Europei indoor di atletica, che si svolgono ad Apeldoorn, nei Paesi Bassi, dal 7 al 9 marzo 2025. La giovane Iapichino, figlia d’arte e campionessa toscana, ha conquistato il titolo nel salto in lungo con un balzo di 6,94 metri, un risultato che la colloca tra le grandi del settore e la fa brillare sul podio, 27 anni dopo la vittoria della madre, Fiona May.
Il percorso di Larissa è stato costellato di successi, ma questo oro rappresenta un traguardo significativo. Nel 2023, aveva già ottenuto un argento a Istanbul, sempre in una competizione indoor. Questa volta, ha superato le avversarie, tra cui la svizzera Annik Kalin, che ha chiuso con 6,90 metri, e la tedesca Malaika Mihambo, a 6,88 metri. “Lo volevo fino in fondo, sono felice, sono fiera di me stessa”, ha dichiarato Larissa, visibilmente emozionata e sostenuta dai genitori presenti. Ha aggiunto: “È il mio primo titolo senior, il mio punto di partenza, riparto da qui. Mamma Fiona? L’ho battuta… ho vinto il titolo con tre centimetri in più”. Le sue parole risuonano come un’invocazione alla resilienza, un messaggio di incoraggiamento per chi affronta sfide simili.
Il triplo maschile, invece, ha visto Andy Diaz trionfare in una competizione che ha visto l’Italia come protagonista assoluta. L’atleta italo-cubano, nato a L’Avana e allenato da Fabrizio Donato, ha conquistato l’oro con un salto di 17,71 metri, una prestazione che lo colloca tra i migliori del mondo. La gara ha avuto inizio con Andrea Dallavalle, che ha saltato 17 metri al primo tentativo, mentre Diaz si trovava in terza posizione con un salto di 16,37 metri. Tuttavia, con un salto successivo di 17,05 metri, ha cominciato a guadagnare terreno, fino a raggiungere il suo miglior salto di sempre.
Dallavalle, nonostante un salto di 16,84 metri, ha continuato a lottare per il podio, mentre il tedesco Max Hess ha faticato a completare la sua prova. Diaz, con l’oro già al collo, ha tentato di migliorare ulteriormente il suo risultato, ma il tentativo è stato nullo per un margine di mezzo centimetro. Questo oro rappresenta il terzo titolo azzurro nella storia della manifestazione, dopo i successi di Fabrizio Donato nel 2009 e Daniele Greco nel 2013. “È stato difficile ma divertente”, ha commentato Diaz, esprimendo la sua emozione nel poter finalmente cantare l’inno di Mameli.
Infine, il podio si è arricchito con il bronzo di Matteo Sioli, un giovane talento di soli diciannove anni, che ha saltato 2,29 metri nel salto in alto, confermandosi come una delle promesse dell’atletica italiana dopo l’argento mondiale under 20 della scorsa estate. Con quattro medaglie conquistate in totale, due ori e due bronzi, l’Italia si gode un momento di festa e orgoglio sportivo.