Terza guerra mondiale? Ucraina, sempre più alta la tensione nel Donbass: bombardamenti | Quarantamila profughi verso la Russia
20 febbraio 2022 – Redazione Co.Te.L.I. (Fonte: ANSA)
I separatisti filo-russi dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, nell’est dell’Ucraina, hanno chiamato la popolazione alla mobilitazione generale, evacuando migliaia di residenti e denunciando che le forze di Kiev sono “in piena allerta da combattimento“.
Intanto nella notte, secondo l’agenzia di stampa russa Tass, colpi di artiglieria avrebbero raggiunto Donetsk e altre città della filorussa autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk.
Sono circa 40mila i profughi fuggiti dal Donbass e giunti nella regione russa di Rostov secondo Alexander Chupriyan, ministro russo ad interim per le situazioni di emergenza. “Più di 40mila persone, che hanno dovuto lasciare le regioni limitrofe, sono arrivate in Russia. A questo punto sono ospitate principalmente in 92 centri di accoglienza temporanea”, ha detto.
L’agenzia di stampa russa Tass ha riferito stanotte di bombardamenti d’artiglieria su Donetsk, la più grande città dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, nel Bonbass. In precedenza, la missione DPR presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento ha affermato che le truppe ucraine hanno aperto il fuoco dei mortai in diverse aree popolate della repubblica, tra cui Donetsk. Secondo i primi rapporti, il bombardamento avrebbe preso di mira Donetsk e le citta’ di Dokuchayevsk, Oktyabr, Sosnovskoye, Aleksandrovka e Spartak. Successivamente, è stato riferito che anche i villaggi di Petrovskoye, Staromikhailovka e Kommunarovka sono stati bombardati.
Il presidente francese Macron in mattinata sentirà in presidente russo Putin. I due si erano già visti qualche giorno fa divisi da un tavolo lungo cinque metri. Ieri sera il capo dell’Eliseo ha parlato a lungo con l’omologo Zelensky.
In Usa il presidente Joe Biden convocherà oggi una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale sulla crisi ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca, riferendo che il presidente e il suo team per la sicurezza nazionale, da cui è regolarmente aggiornato, ribadiscono che “la Russia potrebbe lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento”.
Il giorno dopo la conferenza straordinaria sulla sicurezza a Monaco, i ministri del G7 chiedono a Putin il ritiro delle truppe.
“La Russia sta pianificando la più grande guerra in europa dal 1945″, ha detto il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un’intervista alla Bbc ai margini della conferenza. In un certo senso, “il piano è già iniziato”, ha aggiunto il premier secondo il quale le truppe russe non stavano solo progettando di entrare in Ucraina da Est, attraverso il Donbass, ma dalla Bielorussia e dall’area circostante a Kiev.
“Noi siamo lo scudo dell’Europa contro l’esercito russo. Difendeteci o faremo da soli”, ha detto all’Occidente il presidente ucraino Zelensky ieri nel suo intervento alla Conferenza di Monaco. “Le sanzioni servono prima e non dopo l’attacco”, ha aggiunto.
E intanto nel Dombass si continua a sparare…
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