Tutto pronto per il FESTIVAL IEROFANIE, l’anima della Sicilia, i luoghi del sacro, direzione artistica di Claudio Collovà – dal 28 al 31 luglio al Parco Archeologico Naxos Taormina
Esperti della materia, dal punto di vista scientifico e culturale, e artisti tra i più sensibili e acclamati del panorama nazionale e internazionale sono i protagonisti della prima edizione del Festival Ierofanie
22 luglio 2022 – Redazione
Tutto pronto per l’avvio della prima edizione del Festival Ierofanie – L’anima della Sicilia, i luoghi del Sacro”, rassegna culturale, con la direzione artistica di Claudio Collovà, che animerà diversi luoghi del Parco Archeologico Naxos Taormina con un nutrito calendario di incontri di approfondimento sul tema del Sacro.

Claudio Collovà, direttore artistico

Fulvia Toscano
Nato da un’idea di Fulvia Toscano e condivisa dallo stesso Collovà, accolto e sostenuto dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà, il Festival Ierofanie proporrà dal 28 al 31 luglio la prima parte della programmazione con un doppio appuntamento quotidiano (sempre alle 19.30 e alle 21.30) al Museo e al Santurio del Parco. Ingresso libero.
Giovedì 28 luglio (ore 19.30) primo appuntamento al Museo per l’avvio del ciclo di conversazioni CustoDire la Soglia, ideato e coordinato da Fulvia Toscano, animate da importanti personalità del panorama scientifico e culturale italiano.
A seguire (ore 21.30) presso il Santuario del Parco si svolgerà il programma artistico caratterizzato da un linguaggio ricco di connessioni tra discipline diverse quali la musica, il teatro e la poesia.

Angelo Tonelli
Protagonisti della prima conversazione saranno Angelo Tonelli e Davide Susanetti con “Sulle tracce della sapienza greca”;

Davide Susanetti
a seguire Roberto Latini, pluripremiato autore, attore e regista del teatro italiano, leggerà Mariangela Gualtieri in “La delicatezza del poco e del niente”, un concerto poetico per voce sola in cui Latini leggerà alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate.

Roberto Latini
Venerdì 29 luglio gli analisti junghiani Riccardo Mondo e Luigi Turinese, autori di Caro Hilmann, alimenteranno un dibattito su cosa significhi rifarsi al pensiero e all’insegnamento di Jung e quale aiuto la psicologia archetipica offra ai problemi dell’individuo e della società attuale.
Alle 21.30 Claudio Collovà celebrerà “La terra desolata”, poemetto di T.S.Eliot, con musiche originali composte e suonate dalla Waste Band di Giacco Pojero e Nino Vetri, con Giuseppe Rizzo (sound designer ed elettronica dal vivo), tratte dal suo fortunato spettacolo del 2002, “The Waste Land Suite”.
Nell’appuntamento, di sabato 30 luglio, Alessandro Dehò, prete e scrittore, e Davide Brullo, poeta, saggista e traduttore, presenteranno una visionaria proposta raccolta nel volume “Il nuovo alfabeto del sacro”.

Alessandro Dehò

Davide Brullo
A seguire la musica profonda e ricca di spiritualità di Juri Camisasca, cantautore che ha costruito uno straordinario percorso artistico grazie anche a collaborazioni con i più importanti artisti del panorama nazionale, che eseguirà il concerto “Adunanza mistica”.

Juri Camisasca
- A chiudere il ciclo delle conversazioni saranno, domenica 31 luglio, Andrea Scarabelli (rivista Antarès) e Eduardo Zarelli (GRECE Italia-Edizioni Arianna) che dibatteranno sul tema “Metafisica dell’ecologia – Il ritorno degli antichi Dei”.
A seguire il concerto dell’attesissima Anna Maria Hefele, una delle più importanti specialiste di canto armonico siberiano, acclamata in tutto il mondo per le sue capacità vocali.

Anna Maria Hefele
L’artista sarà accompagnata nel suo viaggio immersivo nelle più affascianti tradizioni musicali da Wolf Jansha alla jew’s harp, meglio conosciuto in Sicilia come ‘scacciapensieri’.
Il Festival Ierofanie dialogherà, con una programmazione dedicata, con un altro sito di riferimento dell’attività culturale dell’Isola, il Parco Archeologico di Segesta, che ospiterà ad agosto (il 6, 7, 13, 20 e 27) alcuni appuntamenti, realizzati in collaborazione, presenti nel cartellone del Segesta Teatro Festival.
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“Il divino riposa nella pietra,
respira nella pianta, sogna negli animali,
si desta nell’uomo”.
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