“UN VIRUS C’È…”, di Lidia Orobello

Rubrica “Dite la Vostra”

”UN VIRUS C’È…”

di Lidia Orobello

“Quindi… Un cazzo di virus che avrebbe dovuto farmi vedere la gente agonizzante morire davanti i miei occhi, agli angoli delle strade (è una PANDEMIA ricordate) o cascare soffocata negli ascensori, riempire ospedali di tutto il mondo e i cimiteri di tutte le città, costringerci tutti a non rivolgerci parola e sguardi per timore di venire contagiati…

‘Sto cazzo di virus ha ammazzato solo chi ha fatto il vaccino, chi è stato erroneamente intubato, chi era vecchio (poveraccio), chi ha avuto la sfortuna di finire in ospedale durante la quarantena, chi ha avuto un incidente, un infarto, l’ebola o la cistite…

‘Sto cazzo di virus timbra il cartellino come i metalmeccanici, teme i banchi a rotelle e le mascherine solo in discoteca e in quei poveri locali che hanno chiuso, per sempre!

‘Sto cazzo di virus ci ha reso le persone peggiori che io potessi immaginare, quelle che si girano dall’altro lato per non dover scegliere come salutare o se salutare: piede, gomito, culo (perché no)… tutto pur di non togliere mascherina e guardare le persone negli occhi.

Perché lo sappiamo già di fare pena ma di leggerlo negli occhi della gente non siamo capaci.

Un virus che non ammazza nessuno e che per trovarlo bisogna cercarlo con i test, i tamponi e gli asintomatici. E dare numeri, numeri su numeri, anche di giorni o mesi fa.

Un virus che se uno scopre di averlo avuto, averlo annusato, averlo sfiorato…cagato di striscio… e niente chiude la scuola e tutti gli alunni e gli insegnanti e i presidi, chiude la parrucchiera di sempre e tutta la clientela, chiude la pizzeria del tuo sabato sera, ma non il tuo tabaccaio preferito (vuoi che sigarette e gratta&vinci NON siano adeguatamente immuni) non il supermarket o la farmacia.

Ma per noi è normale, è un virus selettivo anzi super intelligente!

E io devo continuare a sentire tutte queste stronzate, beccarmi dell’insensibile e del “complottista”, comprare mascherine e limitare la mia vita perché non potete credere al fatto che ci hanno preso in giro e lo stanno facendo ancora.

Un virus c’è!

Quello che ci ha bacato il cervello.

A tutti!”

(Lidia Orobello)

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